La Morte di Michelangelo

 

450 anni fa, si spegne il grande artista rinascimentale. Le sue opere sono conosciute in tutto il mondo e secondo alcuni nascondono messaggi segreti

01/13 Ritratto

Un ritratto del genio rinascimentale dipinto da Jacopino del Conte (GEO Epoche: Die italienische Renaissance/Wikimedia Commons)

02/13 Cappella Sistina

Eccola la volta della Cappella Sistina in Vaticano in un solo colpo d’occhio ( Mark Harris/Getty)

Erano ormai quasi due settimane che non si sentiva bene, tuttavia, Michelangelo Buonarroti aveva continuato imperterrito a lavorare al suo ultimo capolavoro, la Pietà Rondanini. Da due giorni però aveva dovuto cedere alla stanchezza, all’età e all’affanno e aveva posato lo scalpello. La vita lo stava abbandonando per sempre, era il 18 febbraio 1564 e il genio toscano aveva 89 anni. Lo trovarono nella sua misera casa romana, che sorgeva laddove oggi si trova il Monumento nazionale a Vittorio Emanuele II ( Vittoriano, Altare della Patria, Milite Ignoto). Nell’abitazione poche opere, tutte incompiute, molti scritti, e un piccolo patrimonio, inaspettato considerata lo stile di vita estremamente modesto, condotto dall’artista.

Dovevano pesare per lo meno più del doppio gli anni vissuti da Michelangelo, o anche Michelangiolo, che dovevano averlo provato molto nel fisico e soprattutto nello spirito. Il genio aveva vissuto tante vite, da allievo del Ghirlandaio e pupillo di Lorenzo il Magnifico fino a console dell’ Accademia e Compagnia dell’Arte del Disegno e artista e architetto papale, passando per rivoluzionario e fuggiasco; aveva viaggiato continuamente, aveva affrontato numerosi rivali (da Pietro Torrigiano, che gli ruppe il naso a pugni quando ancora erano ragazzi, fino a Raffaello e Leonardo).

Aveva poi indubbiamente lavorato senza sosta realizzando capolavori ineguagliabili per perfezione e complessità e conosciuti in tutto il mondo: la Pietà Vaticana, la volta della Cappella Sistina e ilGiudizio Universale, la tomba di Papa Giulio II alla quale lavorò per oltre 40 anni, il David e gli incompiutiPrigioni. E oltre a questi altre centinaia di sculture, disegni, progetti architettonici realizzati – comePorta Pia e la modifica della pianta di Piazza del Campidoglio a Roma – o meno – come il progetto per il tamburo di Santa Maria del Fiore a Firenze.

Mai però, per i suoi 89 anni, Michelangelo chinò il capo o rinunciò alla sua indipendenza. Caratterizzato da un temperamento acceso ha voltato più volte le spalle ai suoi committenti e protettori, soprattutto la famiglia fiorentina de I Medici. Il suo amore per la libertà e una grande consapevolezza del suo talento e dei suoi meriti lo hanno portato più di una volta a compiere scelte rischiose e a diventare imprenditore e promotore di sé stesso e del suo lavoro. Fu il primo, infatti, tra gli artisti dell’epoca a sganciarsi dal meccanismo delle commissioni realizzando, oltre a quelli su richiesta, anche lavori su iniziativa personale, convinto a ragione che non sarebbero rimasti invenduti. Inoltre curò la sua immagine e la sua reputazione, preoccupandosi personalmente della redazione di una sua biografia, pubblicata mentre egli ancora era in vita.

Il suo carattere acceso, pronto alla lite lo portò a lavorare spesso da solo, senza l’aiuto di assistenti e a dire o in qualche modo esprimere, la sua in ogni occasione. Secondo alcuni recenti studi lo avrebbe fatto anche in quelle che sono forse le sue opere più famose, la volta della Creazione e l’affresco delGiudizio Universale (che venne modificato sin da subito dopo la morte dell’artista con interventi per coprire le nudità dei suoi protagonisti e alcuni gesti compiuti da essi ritenuti eretici o solo osceni), dipinti all’interno della Cappella Sistina.

In uno studio pubblicato sul Journal of American Medical Association del 1990, infatti, nel pannello al centro della volta, quello dedicato alla Creazione di Adamo, Frank Meshberger avrebbe mostrato come la figura di Dio con il suo contorni di angeli e vesti rappresenti una perfetta raffigurazione della sezione di un encefalo umano. L’interpretazione del ricercatore è che Michelangelo avrebbe voluto lasciare il messaggio che Dio ha dato all’uomo, creandolo a sua immagine e somiglianza, ben più della sola vita, ma anche l’intelletto divino. Due anni fa invece, due ricercatori della Johns Hopkins University avrebbero trovato, come descritto sulla rivista Neurosurgery, nel pannello relativo a Dio che separa la luce dalle tenebre, un perfetto tronco encefalico con tanto di attacco al cervelletto. Si troverebbe in uno dei particolare della cappella più discussi e soggetti a interpretazioni: il collo di Dio.

Messaggi ancora più rivoluzionari e soprattutto tutti collegati alla tradizione ebraica del Vecchio Testamento (oggetto effettivamente della rappresentazione michelangiolesca) sono quelli individuati daBenjamin Blech della Yeshiva University di New York e da Roy Doliner, guida turistica in Vaticano. In un libro ( The Sistine Secrets: Unlocking the Codes in Michelangelòs Defiant Masterpiecè) i due spiegano come, secondo loro, particolari simboli che ricordano lettere dell’alfabeto ebraico con un significato cabalistico inseriti nell’affresco ne farebbero un ponte tra la Chiesa Romana e la fede ebraica: un incentivo a riscoprire le origini del Cristianesimo e un appello all’ amore universale e alla fratellanza tra le religioni.

I 20 palazzi di Roma più Belli

Splendidi ed eleganti, sono il simbolo del potere delle famiglie che hanno governato la città negli ultimi sei secoli. Ecco i palazzi di Roma più belli.

Eleganti e dal fascino unico, i palazzi storici di Roma sono spesso la testimonianza dei fasti delle antiche famiglie nobiliari della città, che ne hanno segnato la storia, dal ‘400 ai giorni nostri. Ecco 20 palazzi di Roma da vedere.

1. Palazzo Venezia

Palazzo Venezia è uno degli esempi più belli dell’edilizia rinascimentale a Roma. Si trova nell’omonima piazza a pochi metri dal Vittoriano e dal Campidoglio. Ospita un museo e una biblioteca.

Palazzo Venezia a Roma –

 

2. Palazzo Barberini

Palazzo Barberini è certamente uno degli edifici romani più famosi. In stile barocco, è stato realizzato nella sua forma originaria dal Maderno.

Palazzo Barberini –

 

3. Palazzo Corsini

Palazzo Corsini si trova a Trastevere, nei pressi di Villa Farnesina. Fu eretto nel XV secolo dai Riario, nipoti di papa Sisto IV della Rovere e fu residenza di nobili svedesi.

4. Palazzo Pamphilj

Palazzo Pamphilj si affaccia su Piazza Navona ed è stato eretto nel 1630 (e successivamente ampliato) per volere della potente famiglia romana.

5. Palazzo Doria-Pamphilj

Palazzo Doria-Pamphili si trova tra Via del Corso, Piazza del Collegio Romano e Via della Gatta. Il nucleo originario fu realizzato nel XVI secolo ed era di proprietà della famiglia Della Rovere. Fu poi ampliato dai Pamphilj su progetto del Maderno.

Cortile del Palazzo Doria-Pamphilj –

 

6. Palazzo Senatorio

Il Palazzo Senatorio si trova in Piazza del Campidoglio. Con il suo campanile e la sua dopppia scalinata, è da sempre il simbolo del potere civile della città. Oggi è sede degli uffici del sindaco della Capitale.

Il Palazzo Senatorio in Piazza del Campidoglio –

 

7. Palazzo Giustiniani

Palazzo Giustiniani si trova in Via della Dogana Vecchia, nel centro storico. Nel palazzo si trova l’appartamento di rappresentanza del presidente del Senato e gli uffici dei senatori.

8. Palazzo Chigi

Palazzo Chigi si trova in Piazza Colonna, lungo Via del Corso. Dal 1961 è sede del governo italiano e residenza del presidente del Consiglio. Realizzato dagli Aldobrandini nel ‘500, deve il suo nome alla famiglia Chigi che lo acquistò successivamente.

Palazzo Chigi –

 

9. Palazzo Koch

Palazzo Koch si trova in Via Nazionale ed è sede centrale della Banca d’Italia. Eretto alla fine dell’800, deve il suo nome all’architetto che lo ha realizzato in stile neo-rinascimentale.

10. Palazzo dell’Aeronautica

Il Palazzo dell’Aeronautica si trova tra la Stazione Termini e l’Università “Sapienza”. È sede di rappresentanza della forza armata. Realizzato nel 1931, è caratterizzato da un’aquila con le ali d’aereo, posta sulla sommità dell’edificio.

11. Palazzo di Giustizia

Il Palazzo di Giustizia è conosciuto anche come “Palazzaccio”. Si trova vicino Castel Sant’Angelo ed è sede della Corte di Cassazione. Inaugurato nel 1911, è stato realizzato secondo i canoni barocchi e tardo-rinascimentali.

Il Palazzo di Giustizia detto anche il “Palazzaccio” –

 

12. Palazzo Margherita

Palazzo Margherita si trova in Via Veneto ed è sede dell’ambasciata americana. Deve il suo nome alla regina Margherita che visse qui a lungo.

13. Palazzo Braschi

Palazzo Braschi si trova nei pressi di Piazza Navona. Costruito nel 1475, è stato poi demolito e ricostruito nel ‘700. Realizzato in stile barocco-neoclassico, ha una particolare forma trapezoidale.

14. Palazzo Chigi-Odescalchi

Palazzo Chigi-Odescalchi si trova in Piazza Santi Apostoli. L’edificio apparteneva alla famiglia Colonna. Acquistato dalla famiglia Chigi, fu modificato dal Bernini.

15. Palazzo del Laterano

Il Palazzo del Laterano è un edificio, adiacente alla Basilica, le cui origini sono antichissime e strettamente legate al Cristianesimo romano. Fu residenza dei papi per più di 1000 anni.

Il Palazzo del Laterano –

 

16. Palazzo Madama

Palazzo Madama è oggi sede del Senato della Repubblica. Realizzato nel ‘400 da papa Sisto IV, si trova nei pressi di Piazza Navona. È appartenuto ai Medici e fu utilizzato come sede delle poste e dogane pontificie.

17. Palazzo Farnese

Palazzo Farnese è oggi sede dell’ambasciata di Francia. Si trova nei pressi di Campo de’ Fiori ed è esempio dell’architettura rinascimentale. Parte dei lavori di costruzione furono eseguiti sotto la direzione di Michelangelo Buonarroti. Giacomo Puccini vi ambientò il secondo atto della Tosca.

18. Palazzo della Civiltà Italiana

Palazzo della Civiltà Italiana si trova nel moderno quartiere dell’EUR. Fu inaugurato, benché incompleto, nel 1940 e fu ultimato dopo la guerra. Ogni facciata presenta 54 archi rivestiti di travertino e ha una pianta quadrata. Da qui il suo soprannome di “Colosseo quadrato”.

Il Palazzo della Civiltà Italiana all’EUR

19. Palazzo del Banco di Santo Spiri

Il Palazzo del Banco di Santo Spirito si trova nell’omonima via nel Rione Ponte. Realizzato dal Bramante, è stato utilizzato come zecca pontificia.

20. Palazzo del Viminale

Il Palazzo del Viminale sorge sull’omonima collina, nel Rione Monti. Realizzato a inizio ‘900 per volere di Giovanni Giolitti, ha per molti decenni rappresentato l’edificio principale del potere esecutivo italiano. La facciata è caratterizzata dall’ingresso a tre fornici.

Il Palazzo del Viminale –

I 20 monumenti romani più belli in Italia

Anfiteatri, templi e intere città. I monumenti romani giunti ai nostri giorni costellano il territorio della Penisola: ecco i 20 più belli!

L’Italia è un piccolo scrigno che racchiude nel suo territorio centinaia di monumenti di origine romana. Anfiteatri, città, templi e teatri che sono giunti fino a noi più o meno integri e che sono testimonianza di un passato glorioso. Noi ti proponiamo 20 monumenti romani, tra i più belli.

1. L’Arena di Verona

L’Arena di Verona è senza dubbio il simbolo della presenza romana in Italia che meglio ha resistito al passare dei secoli e dei popoli. Si tratta di un magnifico anfiteatro che ha continuato nei millenni a svolgere la medesima funzione: regalare alla città spettacoli e musica. Oggi, con Giulietta e Romeo, è simbolo di Verona.

L’Arena di Verona –

 

2. Il Colosseo

Altro importante anfiteatro, luogo simbolo della città di Roma è il Colosseo. In origine denominato Anfiteatro Flavio, deve il suo nome probabilmente alla gigantesca statua di Nerone che era stata posta nelle sue vicinanze, oggi perduta. Ha subito crolli e demolizioni ma è arrivato a noi con tutto il suo fascino. Luogo sacro della cristianità, accoglie ogni anno la Via Crucis ma anche eventi culturali.

3. Il Capitolium di Brescia

Il Capitolium di Brescia è un tempio romano visibile in Piazza del Foro. Era il centro politico, economico e culturale dell’antica Brixia. Recentemente restaurato dopo una lunga chiusura al pubblico, oggi ospita un magnifico museo dove è anche possibile ammirare alcuni tratti della pavimentazione, perfettamente conservati.

l Capitolium di Brescia –

 

4. Porta Palatina

La Porta Palatina di Torino dava accesso da nord alla città romana di Augusta Taurinorum. È attualmente inserita nel Parco Archeologico cittadino insieme al vicino teatro, ed è il monumento romano meglio conservato della città, con i suoi 2100 anni di storia.

5. L’Anfiteatro di Aosta

L’Anfiteatro di Aosta si trova all’interno di ciò che resta della cinta muraria romana della città. Le sue rovine sono inglobate nel Monastero medievale di Santa Caterina, che ospita oggi le religiose di San Giuseppe. Misura circa 80 metri di diametro.

6. Il Teatro di Taormina

Il Teatro di Taormina è uno degli esempi più imponenti di teatro dell’età classica. Realizzato nel periodo ellenistico, è stato più volte ristrutturato in epoca romana. Oggi si tengono qui vari eventi culturali come il Taormina Film Festival.

Il Teatro di Taormina –

 

7. L’Anfiteatro Flavio di Pozzuoli

L’Anfiteatro Flavio si trova a pochi metri dalla fermata della Linea 2 della metropolitana di Napoli. È, senza dubbio, uno dei più importanti anfiteatri romani presenti sulla Penisola. Probabilmente fondato da Nerone, poteva contenere fino a 40 mila spettatori. Da non perdere i sotterranei ancora integri.

8. Pompei

Pompei è un vero sogno ad occhi aperti. Qui il tempo si è davvero fermato quando il Vesuvio eruttò nel 79 d.C. La lava e la cenere hanno nascosto per secoli un patrimonio storico incredibile: strade, edifici e terme. È possibile visitarli e camminare lungo le strade della città.

Via dell’Abbondanza a Pompei –

 

9. Il Teatro di Trieste

Il Teatro Romano di Trieste si trova oggi in una zona centrale della città, ai piedi del Colle di San Giusto. Fu eretto nel I secolo a.C. e ampliato all’inizio del II secolo d.C. Si trovava fuori dalle mura e in riva al mare. Il teatro venne, nei secoli, inglobato in alcuni edifici medievali che oggi sono stati abbattuti per riportare alla luce i resti romani.

10. Altino

Affacciata sulle rive della Laguna di Venezia, Altino è un’antica città romana con tanto di porto che si apriva verso l’Adriatico. Con la caduta dell’Impero Romano, la città fu abbandonata e venne utilizzata come cava di recupero di materiali edili per il primo embrione della città di Venezia. Oggi puoi visitare i suoi resti.

11. Via Appia

La Via Appia è un vero e proprio monumento romano. Soprattutto nel tratto che esce da Roma in direzione sud-est e poi nei pressi di Capua. Su questi tratti è possibile camminare sulla sua pavimentazione originaria e ammirare i resti di mausolei e tombe romane, poste ai suoi lati.

12. Ostia Antica

Una città ritrovata. Ostia Antica, grazie agli scavi dell’800 e del ‘900, è tornata alla luce in tutto il suo splendore. La pianta della città romana è ancora perfettamente visibile, come alcuni edifici privati e pubblici.

Macine in pietra dei mulini di Ostia antica –

 

13. Le Colonne di San Lorenzo

Le Colonne di San Lorenzo a Milano sono parte di un antico edificio, forse un tempio di epoca tardo romana. Si trovano nei pressi di Porta Ticinese e sono uno dei rari resti della Milano imperiale.

14. Anfiteatro Romano di Teramo

L’Anfiteatro Romano di Teramo ha origini incerte ed è probabilmente stato eretto nel I secolo d.C. Di forma ellittica raggiungeva una larghezza di circa 70 metri. Utilizzato, con ogni probabilità come fortezza nel medioevo, è stato poi in parte smembrato per fornire materiale per la costruzione del vicino Duomo cittadino.

15. L’antica Tridentum

Sotto il suolo di Trento, c’è l’antica Tridentum. Oggi è possibile visitarla con un percorso sotterraneo veramente avvincente. Scopri la Porta Veronensis e la Basilica Paleocristiana di San Virgilio.

Veduta dell’interno della Basilica Paleocristiana di San Vigilio, in primo piano, la cosiddetta “Arca di San Vigilio” –

 

16. Teatro Romano di Milano

Sotto la Camera di Commercio puoi ammirare i resti dell’antico teatro romano di età imperiale costruito nel I secolo d.C. La visita è possibile solo su prenotazione.

17. L’Anfiteatro di Capua

L’Anfiteatro Campano o Anfiteatro di Capua era il secondo anfiteatro dell’Impero Romano, dopo il Colosseo. Si trovava nell’antica città di Capua, oggi nota come Santa Maria Capua Vetere. Fu sede della prima e rinomatissima scuola di gladiatori.

18. Villa Adriana

Villa Adriana fu eretta per il volere dell’imperatore Adriano. Si trova a Tivoli, nell’hinterland capitolino. È oggi è una delle più importanti testimonianze dell’età imperiale. E’ tuttora ancora apprezzabile per la sua armonia architettonica e per l’incredibile quiete che vi regna.

Villa Adriana –

 

19. Il Foro di Aquileia

Il Foro Romano di Aquileia è un importante segno del prestigioso passato di questa città che nell’antichità aveva importanti funzioni militari, non solo difensive. Serviva da testa di ponte per la conquista dell’area danubiana.

20. Il Tempio di Sant’Angelo

Il Tempio di Sant’Angelo è una chiesa paleocristiana di Perugia. L’edificio di culto fu eretto nel V secolo d.C. utilizzando la struttura di un tempio romano, forse dedicato al dio Vulcano. Del vecchio tempio rimangono le colonne e varie decorazioni.

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Chiesa di San Michele Arcangelo a Perugia, detta anche Tempio di Sant’Angelo –

Le 15 più belle piazze di Roma

Le piazze di Roma sono centri nevralgici della città, luoghi ricchi di storia e arte, talvolta poco valorizzati, ma sempre suggestivi

Luoghi di ritrovo, mercati rionali o snodi fondamentali. Le piazze di Roma sono ricchissime di storia e arte, e sono spazi essenziali dove vivere con gli altri la città. Ti proponiamo 15 piazze, quelle che – a nostro giudizio – sono le più belle e pittoresche.

1. Piazza del Campidoglio

Quella del Campidoglio è senza dubbio la più bella piazza di Roma. L’attuale disegno con le sue particolari e affascinanti prospettive, è frutto del genio di Michelangelo. Posta sull’omonimo monte, la piazza presenta nel suo centro la copia della statua di Marco Aurelio a cavallo. L’edificio più importante è il Palazzo Senatorio sede del Comune, sormontato da un campanile.

Piazza del Campidoglio –

2. Piazza di Pietra

Piazza di Pietra è certamente una delle piazze romane più suggestive. Si trova tra Via del Corso e il Pantheon. Di forma rettangolare, è caratterizzata dal Tempio di Adriano che chiude la piazza sul lato sud. Oggi il tempio è inglobato in un edificio del XVII secolo, che per due secoli ospitò la Borsa Finanziaria di Roma.

3. Piazza San Pietro

Piazza San Pietro è il centro indiscusso della cristianità. È antistante l’omonima Basilica e fa parte del territorio della Città del Vaticano. Il suo disegno ellittico e i due porticati disegnati dal Bernini che la delimitano a nord e a sud, sembrano voler abbracciare l’intera umanità, quasi ad accoglierla nella Basilica.

Piazza San Pietro a Roma

4. Piazza delle Vaschette

Piazza delle Vaschette si trova in Borgo Pio, nei pressi del Vaticano. È un piccolo scrigno rettangolare che si apre su un lato della stretta Strada Borgo Vittorio. È caratterizzata dalla Fontana dell’Acqua Angelica, posta al di sotto del livello stradale e raggiungibile attraverso due rampe di scale.

5. Piazza Navona

Piazza Navona è una delle più celebri piazze di Roma e d’Italia. Amata dai romani per il mercato della Befana nel periodo natalizio, è stata realizzata da Papa Innocenzo X sui resti dell’antico Stadio di Domiziano. Simbolo del barocco romano, ha al suo centro la Fontana dei Quattro Fiumi del Bernini. Oggi la piazza è un’isola pedonale dove si esibiscono spesso artisti di strada e dove romani e turisti si siedono nei caffè sui suoi lati nord e ovest.

6. Piazza di Spagna

Piazza di Spagna, con l’antistante scalinata di Trinità dei Monti, è il vero ed esclusivo salotto della città. Si accede alla Piazza da Via dei Condotti, l’unica fashion street della Capitale con boutique e negozi esclusivi. Al centro della piazza c’è la Barcaccia, fontana realizzata dal Bernini.

Piazza di Spagna, in primo piano la “Barcaccia” di Bernini –

7. Piazza Venezia

Piazza Venezia è il cuore pulsante della città. Si tratta del luogo di passaggio per eccellenza per chi si muove per il centro, sia a piedi che in auto o con i bus. Sul lato sud-ovest della piazza si erge il monumentale Vittoriano, opera in stile neo-classico realizzata nei primi decenni del secolo scorso in omaggio al milite ignoto caduto durante la Prima Guerra Mondiale. Sul lato nord-ovest sorge Palazzo Venezia, un tempo ambasciata della Repubblica di Venezia e residenza di Benito Mussolini. Qui vengono ospitate varie mostre.

8. Piazza del Popolo

Piazza del Popolo è l’indiscusso punto di ritrovo dei romani che dalla periferia raggiungono il centro per il consueto struscio nel fine settimana. L’attuale conformazione della piazza è dei primi dell’800 ad opera del Valadier. Ma si tratta di un tipico esempio di stratificazioni architettoniche con chiese ed elementi tipicamente barocchi. La piazza, posta alle pendici del Pincio, sembra accogliere chi giunge da nord nella Capitale dalla Via Flaminia attraverso Porta del Popolo. Dalla piazza tre strade, come raggi, conducono nella Roma papalina: Via di Ripetta, Via del Corso, Via del Babuino.

Piazza del Popolo –

9. Circo Massimo

Il Circo Massimo non è propriamente una piazza. È un’ampia area verde praticamente priva di alberature, con importanti resti archeologici. Era un circo romano, dove si tenevano gare di bighe ed era circondato da spalti. Alcuni resti sono ancora presenti lungo il lato sud-est, mentre è ancora ben visibile la forma originaria. Oggi è sede di alcuni eventi sportivi e politici.

10. Campo de’ Fiori

La Piazza di Campo de’ Fiori è caratterizzata dal suo pittoresco mercato che si ripete quotidianamente dal 1869. Qui si possono acquistare vari generi alimentari, ad iniziare dai carciofi e dal pecorino romano. È certamente uno dei mercati più antichi di Roma. Al centro puoi ammirare la statua di bronzo di Giordano Bruno, condannato a morte per eresia e arso vivo proprio in questa piazza. La sera si trasforma in uno dei luoghi più suggestivi della movida romana.

Campo dei Fiori –

11. Piazza Farnese

A pochi passi da Campo de’ Fiori sorge Piazza Farnese. È dominata dall’imponente Palazzo Farnese, sede dell’Ambasciata di Francia dal 1874. Ammira sui lati della piazza due vasche di granito alla base delle fontane, provenienti dalle Terme di Caracalla.

12. Piazza Colonna

Piazza Colonna si trova lungo Via del Corso ed è simbolo della politica nazionale contemporanea. Caratterizzato dall’imponente colonna romana di Marco Aurelio o Aureliana, eretta a ricordo delle vittorie dell’imperatore sui Marcomanni. Sulla piazza si affaccia Palazzo Chigi, sede del governo, mentre nei pressi si può raggiungere Palazzo di Montecitorio, sede della Camera dei Deputati.

Piazza Colonna –

13. Piazza Barberini

Poco valorizzata, piazza Barberini è essenzialmente un luogo di passaggio e snodo fondamentale per chi si sposta nel centro cittadino con i mezzi pubblici. Prende il suo nome dal vicino Palazzo Barberini, realizzato da Bernini, Borromini e Carlo Maderno. Al centro della piazza si trova la famosa Fontana del Tritone, opera del Bernini.

14. Piazza della Minerva

Piazza della Minerva si trova a pochi metri dal Pantheon. Il suo nome deriva dal tempio romano che fu inglobato nella Chiesa di Santa Maria sopra Minerva, realizzata nel VIII secolo. Davanti alla chiesa potrai ammirare l’Elefantino del Bernini con l’obelisco sulla schiena, conosciuto come “Il pulcin della Minerva”.

15. Piazza della Rotonda

La Piazza della Rotonda è nota come Piazza del Pantheon, proprio perché si trova di fronte all’antico tempio romano trasformato in chiesa. Al centro della piazza si trova una fontana rinascimentale progettata intorno al 1575 da Giacomo Della Porta. È oggi diventata uno dei salotti più apprezzati della Capitale con molti locali all’aperto affollati da numerosi turisti.

Passeggio di in Piazza della rotonda di fronte al Pantheon –

Le 15 più belle chiese di Roma

 

Le chiese di Roma sono ben 900. Eccone 15 da scoprire tra capolavori artistici e architetture che hanno segnato epoche, come quella del barocco.

Sono più di 900. Roma è la città con più chiese al mondo. Questi luoghi di culto hanno disegnato il paesaggio e l’architettura della Capitale nei suoi ultimi 17 secoli, talvolta sostituendo o sovrapponendosi ai templi romani. Abbiamo selezionato 15 chiese di Roma, le più belle.

1. Basilica di San Pietro

San Pietro è in assoluto la chiesa più bella di Roma e forse del mondo. La sua piazza accoglie come un abbraccio pellegrini e fedeli, mentre l’architettura dell’edificio attuale è rinascimentale e barocca. L’altare si trova sopra la Tomba di San Pietro.

La Basilica di San Pietro

2. Basilica di San Giovanni in Laterano

La Basilica di San Giovanni in Laterano è ufficialmente la chiesa più importante del mondo cattolico. Qui furono incoronati gran parte dei papi. Fu fondata dall’imperatore Costantino e fu modificata da Francesco Borromini che le diede un aspetto barocco.

3. Basilica di San Paolo fuori le mura

La Basilica di San Paolo fuori le mura si trova dove, tradizione vuole, sia stato sepolto l’apostolo Paolo, lungo la strada per Ostia. La basilica fu fondata nel IV secolo e rimase praticamente intatta fino all’incendio del 1823 che ne provocò la distruzione. L’attuale aspetto è dovuto agli architetti Pasquale Belli e Giuseppe Valadier.

La Chiesa di San Paolo fuori le mura.

 

4. Basilica di Santa Maria Maggiore

La Basilica di Santa Maria Maggiore fu fondata da papa Liberio. Si decise di realizzarla proprio dove – la leggenda vuole – nella notte del 4 agosto 352 aveva nevicato. È caratterizzata dal più alto campanile di Roma. Nella chiesa riposano le spoglie di alcuni papi e del Bernini.

La Chiesa di Santa Maria Maggiore a Roma –

 

5. Basilica di Santa Croce in Gerusalemme

La Basilica di Santa Croce in Gerusalemme è stata realizzata in Laterano sui terreni dell’imperatrice Elena, madre di Costantino. Al suo interno sono conservati resti lignei che la tradizione attribuisce alla Croce di Gesù.

6. Basilica di San Sebastiano fuori le mura

La Basilica di San Sebastiano fuori le mura risale al IV secolo anche se venne distrutta dai saraceni e poi ricostruita. Il suo aspetto attuale è del XVII secolo. Nei suoi pressi è possibile ammirare le omonime catacombe.

7. Il Pantheon

Nato come tempio pagano dedicato a tutti gli dei, nel VII secolo divenne una chiesa: la Basilica Collegiata di Santa Maria ad Martyres. Ciò ha permesso all’edificio di arrivare praticamente integro fino a noi.

Il Pantheon –

8. Basilica di Santa Sabina

La Basilica di Santa Sabina all’Aventino è stata eretta nel V secolo sulla Tomba di Santa Sabina. Si tratta di una delle chiese paleocristiane meglio conservate in assoluto, sebbene abbia subito restauri importanti.

9. Chiesa di Santa Maria in Trastevere

La Chiesa di Santa Maria in Trastevere fu eretta da papa Callisto I nel III secolo, proprio nel punto in cui dal terreno sgorgò dell’olio. In stile romanico, l’attuale aspetto è dovuto alla ricostruzione del XII secolo con materiale di recupero delle Terme di Caracalla.

La facciata di Santa Maria in Trastevere –

10. Chiesa di Santa Maria del Popolo

La Chiesa di Santa Maria del Popolo fu eretta proprio dove Nerone morì e fu sepolto. La chiesa fu fondata da papa Sisto IV. La chiesa contiene capolavori del Bernini e del Caravaggio.

11. Chiesa di Santa Maria degli Angeli

Santa Maria degli Angeli e dei Martiri si trova in Piazza della Repubblica. L’edificio è un adattamento del 1562 del frigidarium delle Terme di Diocleziano ad opera di Michelangelo Buonarroti.

Santa Maria degli Angeli e dei Martiri –

12. St. Andrew’s Church of Scotland

St. Andrew’s Church of Scotland è una chiesa presbiteriana a Roma in Via XX Settembre. È parte della Chiesa di Scozia.

13. Chiesa di San Clemente in Laterano

La Chiesa di San Clemente a Roma è dedicata a papa Clemente I. È stata edificata sulla direttrice che unisce il Colosseo al Laterano. Fondata nel III secolo ma poi parzialmente demolita e ricostruita sulla vecchia struttura interrata.

14. Chiesa dei Santi Marcellino e Pietro

La Chiesa dei Santi Marcellino e Pietro è stata eretta nel IV secolo su Via Merulana. Fu costruita nei pressi di alcune catacombe. È stata ricostruita nel ‘700 in stile barocco.

15. Chiesa di San Vitale

La Chiesa di San Vitale si trova su Via Nazionale, al di sotto del livello stradale. Ha praticamente mantenuto il suo aspetto originale del IV secolo mentre intorno la città cambiava la sua fisionomia. Il suo portico con cinque arcate con colonne è originale del V secolo.

La Chiesa di San Vitale –

Le Opere del Caravaggio

A dispetto di una vita non lunghissima e alquanto movimentata, Caravaggio riuscì a segnare lo sviluppo della pittura seicentesca, imprimendogli un forte interesse verso il realismo e aprendo la strada ad un uso molto innovativo della luce.

Le prime opere compiute risalgono al 1593 e le ultime allo stesso anno della morte. In poco meno di un ventennio generò una grande varietà di soggetti, scene e immagini dalla bellezza straordinaria.

NATURA MORTA – Caravaggio segna l’avvio di un nuovo genere di pittura: la natura morta. Da questo momento in poi, fiori e frutta rappresenteranno un filone significativo della pittura italiana. Il dipinto più famoso certamente è la Canestra di frutta (1597 – 1598) che il cardinale Del Monte regalò a Federico Borromeo e che oggi è conservata alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano. Per la prima volta elevata a soggetto principale di un’opera, neanche la frutta sfugge al realismo di Caravaggio: le foglie sono rovinate e i frutti sono corrosi dai parassiti. Ma proprio perchè assolutamente veri, essi lasciano lo spettatore senza parole.

Molto interessante è anche il vaso di fiori che Caravaggio ha inserito nel Ragazzo morso dal ramarro ( 1595 – 1596). La trasparenza del vaso svela i gambi dei fiori in uno splendido gioco di luci e trasparenze.

SOGGETTI MITOLOGICI E POPOLARI – Uno dei più conosciuti dipinti di Caravaggio è certamente il Bacchino malato (1593 – 1594), conservato alla Galleria Borghese di Roma. C’è poi la Medusa (1598), commissionata dal Cardinale Del Monte per Ferdinando dei Medici ed oggi conservata agli Uffizi. Molto interessante l’Amor vincit omnia (1602 – 1603) dove l’amorino è ritratto in una posa alquanto insolita. Questo, come molti altri soggetti effeminati di Caravaggio, hanno a lungo fatto discutere circa una possibile omosessualità del pittore, che tuttavia non trova riscontri storici. Moltissimi sono poi i dipinti che raccontano di un mondo spesso ignorato: di vicoli, di gente del popolo, di garzoni, venditori ambulanti e prostitute. E’ un mondo scomodo ma vivo e presente, dal quale Caravaggio era affascinato. Basti ricordare, ad esempio, il Cavadenti (1608 – 1609).

RITRATTI E AUTORITRATTI – Caravaggio dipinse il Ritratto di un Cavaliere di Malta (1608) nello stesso anno in cui fu ammesso e poi escluso dall’Ordine dei Cavalieri di Malta. L’occhio cade inevitabilmente sulla casacca del cavaliere e sulla quella grande croce bianca che emerge prepotentemente dal buio. Il suo modello fu Alof de Wignocount, Gran Maestro dei Cavalieri di Malta, per il quale dipinse anche un Ritratto ( 1607-1608). In esso, appare anche un paggio: elemento piuttosto insolito nel genere.

In moltissimi dipinti inoltre Caravaggio inserisce se stesso. In Davide con la testa di Golia, dipinto nell’anno della morte, un Davide dal volto triste porta in primo piano una testa da cui gocciola sangue: è la testa di Caravaggio.

SCENE SACRE – Moltissimi sono i dipinti che ritraggono Santi, Madonne con Bambino e scene del vecchio e nuovo testamento. La loro rappresentazione è tuttavia sempre atipica e anticonvenzionale, come tutta l’opera e la vita di Caravaggio.

Nuova è, ad esempio, è l’ambientazione della Conversione di San Paolo (1600 – 1601), folgorato dalla luce divina nella penombra di una scuderia. Così come appare alquanto particolare la posa in cui il Santo viene immortalato in San Matteo e l’Angelo ( 1602). Le vesti, segnate da uno splendido chiaro-scuro, lasciano scoperto un piede che, secondo i committenti, non dovrebbe invece essere visto. Ma finché si tratta di questi particolari, non c’è nulla di serio. Molto più ardita è la Madonna dei Palafrenieri (1605 – 1606) con quel Gesù che sembra un bambino ai suoi primi passi e con la Madonna che, sporgendosi in avanti, mostra una seducente scollatura. Per non parlare della Morte della Vergine (1605 – 1606): rifiutando il concetto dell’Ascensione in cielo, Caravaggio dipinge una Madonna priva di vita. E ne mostra, senza pudore, le caviglie e il volto gonfio.